martedì 20 ottobre 2009

Seconda conferenza annuale IAASM a Venezia

IAASM

Ci sarebbero tanti modi per definire la due giorni di conferenze organizzata per gli ex studenti medeani a Venezia. Vorrei limitarmi a far emergere un quadro completo dal semplice racconto dei fatti.

Anzitutto, dato che il cuore dei due giorni erano le conferenze, partiamo da quelle.

Economia, petrolio ed energia erano i grandi temi che i relatori (professori bocconiani, dirigenti o “strizzacervelli”) hanno presentato di fronte agli oltre cento invitati agli incontri. Si parte dalla crisi, ovviamente, spiegata con un recentissimo studio di Andrea Beltratti che cerca di capire se ci sono degli elementi in comune tra le banche più colpite o tra quelle che meglio hanno resistito al collasso finanziario mondiale; ma anche quali debbano essere i pilastri su cui fondare la nuova crescita economica mondiale (prof. Ignazio Musu) e qual è stata la (magra) performance economica italiana durante gli ultimi mesi (Tito Boeri). Le speranze per una ripresa prendono la forma di diverse lettere dell’alfabeto: a W per il prof. Musu (una “ripresina” seguita da un nuovo crollo); a V per il prof. Andrea Beltratti (con il pieno recupero dell’economia mondiale a seguito della ritrovata salute dei mercati finanziari); a V, ma come quella che danno i professori nelle verifiche, con la seconda gamba molto allungata e quasi orizzontale, per le economie occidentali, mentre una drastica L per l’economia italiana, secondo il prof. Tito Boeri.

Poi si è parlato di petrolio e, data la composizione della platea, l’interesse ha coinvolto la maggioranza delle persone che si sono scatenate in un lungo applauso dopo l’intervento di uno dei relatori tradizionalmente più amati dagli studenti del Master: l’ingegnere Salvatore Carollo che, complice la presentazione del suo libro “C’era una volta il prezzo del petrolio” della collana IAASM, ha messo in campo tutta la sua abilità di relatore per raccontare secondo lui come si è giunti ai 150 dollari del luglio 2008 ed al successivo crollo. Si è parlato, come in un romanzo noir, di “suicidio” e “divorzio”, con gli attori del mercato petrolifero protagonisti di questa storia.

Infine, la terza conferenza - quella del venerdì – è stata una sorpresa davvero inaspettata: il relatore, Massimo Visigalli, è uno psichiatra e, attraverso un interessante test ha permesso di aiutare ciascuno dei presenti a individuare quali sono i propri punti di forza, le proprie difficoltà e la chiave del successo per lavorare in un team in azienda. Al termine della conferenza la domanda ricorrente era: “Ma tu, di che colore sei risultato?!”.

Ma in questo convegno veneziano c’è anche stato dell’altro: il “Gran Galà” del giovedì sera, in un lussuosissimo ristorante a due passi da Piazza San Marco, in cui si è potuta svolgere la gara a chi indossava il vestito più elegante, con alcuni degli studenti di quest’anno stupiti di loro stessi per la loro eleganza inconsueta, ma con la solita voglia di fare un po’ di casino e divertirsi; il post-serata trascorso in giro per Venezia (“Tanto lo so che ora andrete in giro a gozzovigliare”, prevedeva uno degli ospiti più illustri della cena avvicinatosi al mio tavolo per qualche istante) terminato ad un’imprecisata ora notturna; la splendida visita della città condotta da Lorenzo, medeano e veneziano doc, che ci ha raccontato i segreti della città con autentica passione.

Come ho detto all’inizio: niente definizioni su questi due giorni a Venezia, solo fatti. E i fatti credo che abbiano parlato chiaro: grazie IAASM!

sabato 3 ottobre 2009

EIE 2009 vs EIE 2010

marvel-vs-street-fighter-face-off

Il nostro preside l’ha definita “Radio Medea” ed è un’espressione azzeccata: racchiude tutti i racconti, i gossip, le comunicazioni informali, le credenze e le verità che riguardano il Master. E da “Radio Medea” gli era giunta la notizia che questa settimana ci sarebbe stato un incontro tra gli studenti dell’indirizzo Energy Industry Economics (EIE) di quest’anno e dell’anno scorso: tutto vero, Radio Medea non mente mai!

L’appuntamento è ad un orario compatibile con gli impegni degli studenti e dei lavoratori: alla fine si scopre che gli studenti dopo le 18.30 non finiscono la loro giornata, mentre qualcuno dei lavoratori arriva un po’ in ritardo perchè è già immerso nel petrolio fino al collo.

La serata è piacevole e lo scambio di informazioni nei due sensi, dai “vecchi saggi” (EROI) alle “giovani reclute” e viceversa, è utile per entrambe le parti: si scopre il nuovo “Gennaro”, si confermano alcune voci su certe medeane provenienti dal freddo est, si cerca di tranquillizzare gli studenti per alcuni esami imminenti, si parla delle nazionalità rappresentate quest’anno, si ride degli stessi luoghi comuni e situazioni che ogni anno si ripetono, si parla di lavoro.

E una volta che il tempo libero a disposizione si è esaurito, mentre già preme il pensiero di prepararsi al primo impegnativo esame, i due gruppi si separano e l’incontro può dirsi concluso: con la promessa di rivedersi, di replicare l’esperienza con gli altri gruppi e di essere pronti per il prossimo “scontro-incontro”.