mercoledì 4 novembre 2009

In Aula Mattei, ancora una volta

La prima volta in cui ho avuto l'opportunità di incontrare studenti del Master Medea più vecchi di me è stata in occasione del primo incontro IAASM che all'inizio di ottobre dello scorso anno aveva coinvolto il prof. Andrea Beltratti (eravamo nel pieno della crisi finanziaria e si voleva capire il perchè).

Ricordo uno sparuto gruppetto di ragazzi tutti incravattati che ritornava sorridente a sedersi tra i banchi dell'Aula Mattei fingendosi ancora studenti. Bene, quest'anno è toccato a me e ai ragazzi del mio anno (confermo la soddisfazione di risedersi sulle sedie del secondo piano di ECU), sempre in occasione di un incontro IAASM.

In realtà, personalmente, la soddisfazione era duplice perchè il relatore era una persona conosciuta: Stefano Casertano, autore di un interessante libro di geopolitica ("Sfida all'ultimo barile" di cui si vede la copertina), MBA alla Columbia di NY, consulente e ricercatore universitario ma, soprattutto, in un recente passato è stato il mio primo capo.

Più che un resoconto dell'incontro, che ha coinvolto in videoconferenza anche un gruppo di Roma e di cui si possono scaricare i documenti della presentazione dal sito di Stefano Casertano (che ha dimostrato una competenza in materia davvero completa), volevo soffermarmi sull'effetto che mi ha fatto vedere una nuova annata del Master sugli stessi banchi su cui ho poggiato i miei appunti solo pochi mesi fa.

Nonostante i volti siano diversi, i medeani sono sempre riconoscibili: c'è chi - tra gli studenti internazionali - è seduto con una postura perfetta (forse insegnata nei primi anni di scuola, fin da piccoli), chi - tra gli studenti italiani - è stravaccato sul tavolo, chi fissa le slide e cerca di leggere tutto, chi scrive freneticamente su un block notes, chi aspetta impaziente il question time per porre la sua domanda e chi aspetta impaziente l'aperitivo che è stato organizzato per la serata.

Ma forse, in realtà, i medeani sono come gli studenti di tutto il mondo ed è solo il fatto di ritrovarmi nell'Aula Mattei che, ancora una volta, mi riporta a rivedere il mondo con gli occhi del Master Medea.

1 commento:

  1. Ciao ragazzi!
    da "attuale medeana" leggo sempre con piacere questo blog... Mi incuriosice leggere le impressioni/opinioni di persone che fino a poco tempo fa si ritrovavano tra i banchi della Scuola Mattei..

    Riguardo la conferenza è stata singolare,almeno dal mio punto di vista.. E' stata una delle tante occasioni che il Medea offre per confrontarsi con temi che suscitano sempre curiosità e attenzione (anche per un ingegnere che come me non ha avuto modo finora di cimentarsi in questi discorsi, purtroppo.. :o) )
    Quindi eventi come questi sono sempre stimolanti!

    Un saluto,
    Roberta d'Alessandro

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