domenica 29 novembre 2009

Noi


"I looked out this morning and the sun was gone

Turned on some music to start my day

I lost myself in a familiar song

I closed my eyes and I slipped away "


Sulle note di “More than a feeling” trovo finalmente l’ispirazione (e soprattutto le parole) per condividere qualche impressione su questa grande opportunità chiamata Medea.

Perché ho aspettato tanto? Probabilmente avevo bisogno di tempo per organizzare le idee, per metabolizzare gli eventi e dare un nome alle emozioni che girano in testa. O forse non volevo che il primo commento fosse prematuro e in qualche modo condizionato dall’entusiasmo iniziale.

Scelgo così di scrivere in un momento particolare: nella sorta di limbo tra la fine della prima batteria di esami e l’ inizio della nuova sessione. (Con il Sole che ci ha abbandonato e la nebbia che... ehh... è quella di Milano...).


Il master. Dinamico, attuale, intenso, a volte duro ma sempre generoso (difficile non arricchirsi da questa esperienza). Forse la ragione di un successo che si ripete negli anni va ricercato nel contenuto dei corsi, nella qualità dei servizi e sicuramente nell' esperienza delle persone che lavorano in questo progetto. Ma (c'è sempre un "ma") non mancano le difficoltà legate soprattutto ai tempi stretti e alla grande quantità di informazioni che devono essere assimilate in pochi mesi . Aggiungiamo qualche convegno e un paio di attività extra e il risultato è un po' di stress (gestibile!).

Penso all'ormai lontano 2 Settembre, al primo contatto, al primo aperitivo, al calcetto, alle cene, ai concerti e alla fine di tutto credo che la vera peculiarità di questo master siano le persone che vi partecipano, noi. Ognuno con la sua storia e la sua esperienza, tutti con una grande personalità e capaci di fare gruppo. A qualche mese dall' inizio del master la sensazione è che ognuno qui sia in qualche modo in grado di cambiarti la vita (ed è più che una sensazione).


Onorato di far parte di questo gruppo.


1 commento:

  1. Bè, non possono che farmi piacere i primi interventi dei nuovi, "veri" medeani di questi mesi: il tuo, caro Lorenzo, e quello che Roberta ha scritto qualche giorno fa in risposta ad un mio post. E, come si può immaginare, sono parole che condivido, che disegnano emozioni che ho vissuto anch'io mesi fa e che mi piacciono molto!

    Anche per me non era stato facile trovare le parole nelle prime settimane del Master, ma poi tutto era diventato più semplice e quello che regala il Medea diventa, piano piano, sempre più percepibile e per qualcuno, scrivere e raccontarlo a tutti diventa una necessità!

    Bravo Lorenzo, hai aperto le danze: sotto a chi tocca adesso! :)

    RispondiElimina